Continua da Tesi di laurea? Copia, incolla…rischia!

Il sistema di rilevamento plagi Compilatio è attivo anche presso la Cesare Alfieri, storica Facoltà di Scienze Politiche dell’Ateneo fiorentino, che lo usa per la verifica delle tesi di laurea. Franca Maria Alacevich ne è la preside dal 1° novembre 2006 ed è Presidente della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze politiche dal 4 dicembre 2009. E’ inoltre professore ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro.

Preside Alacevich, da quando avete adottate tale metodo e qual è il motivo che vi ha spinto ad usarlo?

Lo abbiamo adottato due anni fa, per un anno lo abbiamo usato in via sperimentale e da giugno 2010 – come ben annunciato agli studenti – tutte le tesi sono passate al vaglio del software antiplagio. L’uso delle fonti Internet sta spingendo gli studenti – a  volte senza rendersene nemmeno conto – ad utilizzare materiale di altri senza ricorrere alle corrette procedure di indicazione delle fonti, messa tra virgolette dei testi ripresi, ecc. Oltre a ciò, vogliamo mantenere alto il buon nome del titolo di studio acquisito alla Cesare Alfieri, scoraggiando comportamenti poco seri degli studenti e certificando i loro lavori finali di tesi.

In quali corsi di laurea si usa?

Si usa in tutti i corsi di laurea della facoltà. In quelli triennali le tesi sono sistematicamente sottoposte al vaglio del software antiplagio. In quelli magistrali sono i relatori ad utilizzarlo in caso di parti di tesi sospette durante il lavoro di relazione. Ma a breve verranno anche queste tesi sottoposte tutte. Infatti, dall’a.a. 2011-12 la facoltà partecipa al progetto tesi on line dell’ateneo che prevede il deposito in formato elettronico delle tesi

I professori che lo usano sono soddisfatti del funzionamento del software?

Direi proprio di sì. Il lavoro che già facevamo di controllo delle copiature improprie è molto semplificato per noi con l’uso del software.

Ci sono stati casi di plagio significativi?

Si, e in questo caso la tesi è stat respinta.

Crede che questo possa essere anche un sistema “educativo” oltre che un deterrente? In che modo può aiutare gli studenti?

Per noi il software è soprattutto un sostegno alla corretta formazione dei giovani, perché si appropino dei principi di elaborazione dei testi, apprendano come si lavora e come si può correttamente utilizzare il lavoro altrui, conoscano le regole che governano il lavoro intellettuale, ecc. Evidentemente, sapere che la facoltà usa questo software costituisce anche un deterrente a comportamenti scorretti. E infatti di sessione in sessione il numero delle tesi che vengono respinte sta lentamente calando.

Pensate di allargarne l’uso anche agli studenti in futuro?

Questo non è facile perché il software ha un numero limitato di accessi disponibili. Estenderlo agli studenti verrebbe a costare moltissimo. Non ce lo possiamo permettere. Ma credo che gli studenti più che andare a verificarsi con il software devono imparare a lavorare correttamente.

Luca Tanturli