A Firenze il Dipartimento di Fisica e Astronomia da anni svolge studi sul cosmo, in particolare sul Sistema Solare. La sezione di Astronomia e Scienza dello Spazio, nata come dipartimento nel 1986, ha lo scopo di curare l’attività didattica e di ricerca nel campo astronomico, ed è oggi la sede di lavoro di alcuni ricercatori. La sezione di Astronomia svolge numerose ricerche: dalla Fisica Solare alla Fisica Stellare, dall’Astrofisica delle Galassie all’ Astrofisica dei Plasmi, dalla Diagnostica Spettroscopica alla preparazione di strumentazioni per lo Spazio ed alla partecipazione a Progetti spaziali di prestigio.

Quest’anno il Dipartimento ha ospitato dal 17 al 21 Ottobre “Arcetri 2011 Workshop on Plasma Astrophysics” ossia un convegno a livello internazionale di Fisica Astronomica. Il congresso ha trattato soprattutto di Fisica del Plasma, con argomenti riguardanti il Sole, in particolare il Vento Solare focalizzandosi sulla  sua origine ed il suo successivo cambiamento man mano che si allontana dal Sole. Una particolare attenzione è stata dedicata  alle Supernove, alle forze che portano alla loro esplosione ed espansione nello spazio interstellare.

Simone Landi (Ricercatore del Dipartimento di  Fisica  ed Astronomia): “Oltre ai vari studiosi italiani, hanno partecipato al convegno anche moltiscienziati provenienti da tutto il mondo, in particolare dagli Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Rep. Ceca, Russia ed Argentina.”

Il Convegno è stato organizzato da: William Matthaeus (University of Delaware), Franco Rappazzo (University of Delaware), Lorenzo Matteini (University of Florence), Luca Del Zanna  (University of Florence), Simone Landi (University of Florence), Luca Sorriso-Valvo (University of Calabria), Marco Velli (University of Florence).

Anche alcuni studenti hanno seguito l’incontro di scienza rimanendo molto soddisfatti: “E’ il primo congresso a cui partecipo. Si è trattato di uno scambio di idee appassionato, poiché non esiste una spiegazione certa per tutto ed ognuno ha esposto la propria teoria, le proprie ipotesi, avvalendosi sia di modelli teorici che di dati osservati da sonde e satelliti, ma ovviamente con una mentalità molto aperta.” Ed ancora: “Ho trovato interessante stare in una stanza in cui c’era discussione, dove quello di cui si parlava non era scontato ma oggetto di dibattito (perché non c’è un libro che ti spiega come e perché succedono certe cose nell’universo), in cui si è parlato di cose nuove e non date per scontate come viene fatto nei corsi universitari. Ho percepito un’atmosfera amichevole, viva, in cui si discute con il rispetto professionale degli altri e delle loro opinioni”. “Purtroppo in Italia le prospettive professionali per uno scienziato sono poche. Spesso il Dottorato  è l’unica strada e dopo quello, a tutt’oggi, devi andare all’estero”.

Nonostante tutto, oggi lo studio del Sistema Solare è ancora agli inizi. Simone Landi: “Nei prossimi anni è in programma la spedizione di due sonde, una dell’Agenzia Spaziale Europea (Solar Orbiter) e l’altra dell’Agenzia Spaziale Americana (Solar Probe). Queste andranno ad esplorare un’area molto vicina al Sole per studiare in dettaglio l’atmosfera solare, i processi di accelerazione del Vento Solare e relativi campi magnetici”.

Un lavoro interessante è oggi svolto dal gruppo ASAP (Arcetri Space Astrophysical Plasma), uno dei gruppi di ricercatori del Dipartimento di Fisica ed Astronomia di Arcetri. Il gruppo è composto da M.Velli, F.Rubini, L. Del Zanna, S. Landi più vari borsisti e dottorandi, che hanno modo di mettere in pratica le loro conoscenze. L’ASAP studia soprattutto i processi di base della Fisica del Plasma in ambito Astrofisico. Tra i maggiori settori di ricerca del gruppo ricordiamo: “i Plasmi Solari ed elio sferici” (dedicati allo studio della turbolenza dell’atmosfera solare e all’accelerazione del Vento Solare), ma anche i “plasmi relativistici” che sono connessi ai fenomeni più violenti osservati nell’universo, ad esempio Nuclei Galattici Attivi, Esplosioni di Supernova, Stelle compatte. Trattandosi di processi estremamente complessi, il gruppo fa uso di sofisticate simulazioni al computer.

Attualmente il gruppo di ricerca collabora con l’INAP (Istituto Nazionale di Astrofisica), l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), ma anche con realtà internazionali come JPL (Jet Propulsion Laboratory) – Caltech (California Institute of Tecnology), Università Di Chicago, Università dell’ Illinois, l’Osservatorio Paris-Meudon, Imperial College e molte altre.

Insomma, si tratta di un mondo scientifico molto affascinante, dove grazie ai vari gruppi di ricerca, si da molto spazio agli studenti, ai giovani laureati, a chi vuole fare un tirocinio in ambito astrofisico etc. Per tutti coloro che hanno interesse a saperne di più è a disposizione il sito del Dipartemento  http://www.arcetri.astro.it

Lidia Scaperrotta